Ciao Roberto, comincia con te questa sezione di interviste, con l’auspicio che porti fortuna ai nostri ragazzi.
Iniziamo subito con le domande, sappiamo benissimo come durante questo periodo difficile la società non sia comunque rimasta in fase di stallo, progettando il futuro e rispettando, in modo ligio, le normative di sicurezza ha continuato a far allenare i ragazzi, per cui inizio con il chiederti:
Che tipo di problematiche dovute al Covid hai incontrato durante questo lungo periodo?
Per quanto riguarda il Covid, inizio ringraziando la società che ci ha messo a disposizione tutti gli strumenti per attuare e svolgere a meglio il protocollo prestabilito dalla federazione e dagli organi competenti in materia.
Quindi di problematiche fondamentalmente non ce ne sono state molte, grazie soprattutto allo sforzo economico che ha messo in piedi la società per far in modo che tutto fosse a norma e preciso.
Da non tralasciare assolutamente poi lo sforzo da parte di tutto lo staff della segreteria, un ringraziamento speciale a tutto lo staff tecnico, perché dopo una fase inziale di studio e progettazione di lavoro con varie riunioni, è stato straordinario nell’attuare tutte le procedure del caso; dall’accoglienza, passando per la misurazione della temperatura, la cura nel mettere attenzione che tutti i ragazzi entrassero ed uscissero dal campo con la mascherina, il distanziamento sia prima, che durante, che dopo l’allenamento. Quindi detto questo, non parlerei propriamente di problematiche, ma più di un grandissimo sforzo da parte di tutti noi, fatto con coscienza, con abnegazione, perché era quello che dovevamo fare e l’abbiamo fatto.
Mi riallaccio al discorso di prima per la seconda domanda, i ragazzi si sono continuati ad allenare nel massimo rispetto delle normative, vorrei quindi sapere:
Come avete impostato ed organizzato il lavoro in un periodo così complicato?
Per quanto riguarda come abbiamo organizzato il lavoro, posso dire che logicamente è stato stravolto il metodo che si attuava in precedenza. Per attuare i protocolli e prestare attenzione per evitare di mettere a rischio i ragazzi era necessario stravolgere, quindi abbiamo dato ampio spazio alla tecnica individuale e al dominio della tecnica, sia singola che a gruppi, sempre mantenendo la giusta distanza, e il restante del tempo di lavoro è stato dedicato alla parte coordinativa.
Però se devo essere sincero questo modo di lavorare, in questo momento di difficoltà, ci ha permesso di organizzare e pensare per il futuro ad un lavoro più completo, e comunque dopotutto la tecnica individuale non fa mai male.
Mi riallaccio alla precedente domanda, sottolineando lo sforzo fatto da tutto noi per garantire la sicurezza di tutti; una metodologia di lavoro che abbiamo voluto adottare è lavorare in microgruppi, logicamente mantenendo le giuste distanze, semmai ci fosse stato un caso di Covid, non avremmo dovuto isolare tutti i ragazzi ma soltanto il microgruppo a cui apparteneva il ragazzo.
In questo periodo sicuramente tra progetti futuri e l’impegno per rispettare i protocolli, alcune notizie sembrano essere rimaste in stand-By, ma non è certamente così, infatti ti andrò a chiedere:
Qual è e quale sarà il rapporto con l’AS Roma?
In questo periodo per quanto riguarda il rapporto con l’AS Roma, non è mai mancato. Anzi colgo l’occasione per ringraziare Bruno Conti per l’organizzazione, non da meno anche Paolo Franceschi nostro referente, e il tecnico Sabatini che è stato presente spesso nel nostro centro.
L’AS Roma ci è stata vicina, con riunioni online, telefonate, e presenza sul posto. Ci ha fornito un grandissimo supporto, siamo felici del rapporto e il rispetto che nutrono nei nostri confronti.
Chi conosce la nostra realtà, conosce anche l’impegno profuso nel sociale, nonostante il frangente di tempo difficile, la Polisportiva ha collaborato costantemente con l’associazione “I Colori Di Matteo”:
Illustraci com’è nata questa collaborazione, di cosa si occupa quest’associazione e in che modo state collaborando.
La società è stata sempre attenta al sociale, la Famiglia Gaglio ha avuto sempre un occhio di riguardo alle problematiche e alle difficoltà dei ragazzi e delle famiglie, per questo abbiamo stretto da tempo una collaborazione con l’associazione no profit “I Colori Di Matteo”.
“I Colori di Matteo” è un associazione che si occupa di bambini affetti da Autismo, questa iniziativa ci inorgoglisce. Posso dire che da sempre ho avuto la sensibilità di aprire le nostre conoscenze sportive anche a ragazzi diversamente abili, ora siamo riusciti a fare questa cosa. Siamo contenti principalmente come i nostri ragazzi hanno approcciato a quest’iniziativa, facendo nascere una sinergia con i ragazzi dei Colori Di Matteo, lo sport serve soprattutto a questo, integrare i bambini qualunque sia la loro diversità, etniche, culturali e sociali che siano.
Ringrazio principalmente la Famiglia Gaglio per averci dato questa possibilità, e ringrazio Sara Fioramanti, il presidente di questa associazione.
Ultima domanda, ma non ultima per importanza:
Parlaci del futuro, progetti, organigramma e novità in arrivo.
Il Ponte Di Nona è sempre stato predisposto a guardare al futuro; per quanto riguarda la struttura la Famiglia Gaglio sta mettendo in moto delle migliorie, che sperando si torni alla normalità, renderanno la struttura sempre più bella ed aggregante.
Sotto l’aspetto tecnico, per quanto riguarda l’agonistica sono molto soddisfatto dei mister, per cui penso proprio che si continuerà su questa linea.
Nella scuola calcio, dove si sono fatti dei sacrifici maggiori, hanno lavorato benissimo.
Logicamente siamo sempre aperti ad integrare il nostro staff con dei ragazzi e degli istruttori, anche perché sappiamo benissimo che nella vita possono esserci delle opportunità che possono portare al cambiamento, la nostra priorità comunque è quella di migliorare sempre di più, sia l’organigramma che il metodo di lavoro.
Concludo preannunciando la novità più importante, verranno istituite delle lezioni di tecnica individuale, restate sintonizzati per sapere tutto il necessario.
Ringrazio Roberto Imbimbo per la disponibilità che ogni volta mi rinnova.
Intervista a cura di ©Daniele Muraro.
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